Le promozioni storiche del Bournemouth
Tutti amiamo le favole e, a volte, nel calcio diventano realtà. È una delle tante ragioni per cui questo sport ci appassiona così tanto. Sei anni possono sembrare pochi, ma nel calcio sono un'eternità. Per il Bournemouth, sono stati il tempo necessario per passare dal rischio di scomparire come club professionistico a diventare una squadra di Premier League. In altre parole, sono passati dall'inferno al paradiso.Molti giocatori ed allenatori che hanno avuto la fortuna di vincere un trofeo o ottenere una promozione affermano spesso che quest'ultima ha un valore ancora più speciale, perché cambiare categoria significa molto per un club. Con Eddie Howe alla guida, il Bournemouth è riuscito a ottenere tre promozioni in soli sei anni, un'impresa che pochissimi hanno compiuto, non solo in Inghilterra ma in tutto il mondo.

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Gli inizi
Il club è stato fondato nel 1899 con il nome di Boscombe Football Club, ereditando la storia di un precedente club chiamato Boscombe St. John's Institute Football Club. Nei primi anni di vita, era una squadra dilettantistica che dominava a livello locale. Durante la stagione 1913-1914, prese parte alla FA Cup, ma lo scoppio della Prima Guerra Mondiale lo costrinse a tornare ai campionati regionali.Nel 1920, il Bournemouth fece il suo ingresso nel calcio professionistico, unendosi alla Third Division appena nata. Tre anni dopo, nel 1923, cambiò nome in Bournemouth & Boscombe Athletic Football Club, per rappresentare meglio la zona, dato che Boscombe è un quartiere di Bournemouth, nel Dorset. Infine, nel 1971, il club adottò il nome attuale, AFC Bournemouth, per essere il primo nell'elenco alfabetico dei club di calcio inglesi.
Il club si stabilì rapidamente come una squadra della terza divisione, trascorrendovi la maggior parte della sua storia professionistica, con brevi parentesi in quarta e in seconda divisione. Tuttavia, nella stagione 2007-2008, il Bournemouth si trovò in gravi difficoltà finanziarie e fu messo in amministrazione controllata. Subì anche una penalizzazione di punti in EFL League One e, senza un compratore affidabile all'orizzonte, il club affrontò problemi dentro e fuori dal campo, terminando con la retrocessione in League Two.

Eddie Howe - oggi allenatore del Newcastle United
L'ascesa
Nella stagione 2008-09, il club rischiò seriamente di perdere il suo status nella Football League (oggi chiamata English Football League, o EFL, che comprende le divisioni dalla seconda alla quarta nel sistema calcistico inglese). Rimase sotto amministrazione controllata e non riuscì a trovare un nuovo proprietario, ma gli fu comunque permesso di partecipare alla League Two con una penalizzazione di 17 punti.Nel gennaio 2009, Eddie Howe fu nominato nuovo allenatore del club. Aveva trascorso la maggior parte della sua carriera da giocatore con il Bournemouth e aveva avuto brevi esperienze come allenatore delle giovanili dei Cherries. Nonostante il pesante svantaggio iniziale, a fine stagione il club evitò miracolosamente la retrocessione, il che permise all'imprenditore locale Adam Murray e a un gruppo di investitori di acquisire la maggioranza delle quote del club.
La stagione successiva, un incredibile inizio nel 2009-10, con 8 vittorie nelle prime 9 partite, aiutò il Bournemouth a chiudere il campionato al secondo posto, ottenendo così la promozione in League One, nonostante un blocco del mercato dovuto ai problemi finanziari del club. Il grande lavoro di Howe attirò l'attenzione di alcune squadre di Championship, che gli fecero delle offerte che il giovane allenatore rifiutò fino al gennaio 2011, quando accettò la proposta del Burnley.
Il suo posto al Bournemouth fu preso da un altro ex giocatore del club, Lee Bradbury, che però non riuscì a rimpiazzarlo adeguatamente, terminando la stagione a metà classifica. Venne poi sostituito da Paul Groves, ex allenatore delle giovanili del Bournemouth, ma all'inizio della stagione 2012-13, i Cherries si ritrovarono in zona retrocessione.
Così, nell'ottobre 2012, Howe tornò al club dopo due stagioni non troppo brillanti al Burnley. La squadra aveva ottenuto una sola vittoria nelle prime undici partite con Groves, ma con il ritorno di Howe inanellò una striscia di quindici partite senza sconfitte. Dopo un periodo difficile tra febbraio e marzo, il Bournemouth riuscì a ottenere 8 vittorie nelle ultime 9 gare, chiudendo al secondo posto, dopo essere stato in zona retrocessione. Finì a un solo punto dai campioni del Doncaster Rovers e, di fatto, avrebbe vinto la League One se non fosse stato per un pareggio all'ultima giornata contro il Tranmere Rovers.
Obiettivo: Premier League
Il ritorno del Bournemouth in Championship segnò la sua prima apparizione nella seconda divisione dal 1990, e l'inizio fu promettente, dando ai tifosi la speranza di un nuovo miracolo. Tuttavia, la squadra non riuscì a mantenere il buon rendimento e scivolò progressivamente in classifica, chiudendo comunque al decimo posto, il miglior piazzamento della sua storia fino a quel momento.La stagione successiva iniziò con qualche difficoltà, ma il Bournemouth riuscì a stabilizzarsi in Championship e si mantenne tra le prime tre squadre per gran parte del campionato. Arrivò all'ultima giornata al secondo posto, con una reale possibilità di vincere il titolo. L'avversario era il Charlton Athletic, squadra di metà classifica, e il palcoscenico era The Valley, lo stadio del Charlton. Qualche anno prima, in uno scenario simile, il Bournemouth aveva mancato l'occasione di vincere la League One, ma stavolta non si fece intimorire: con un'impressionante vittoria 3-0, non solo conquistò la promozione in Premier League per la prima volta nella sua storia, ma vinse anche il titolo più importante mai ottenuto dal club.
Dal rischio di sparire dal calcio professionistico nel 2008 alla Premier League nel 2015: un'impresa senza precedenti, non solo in Inghilterra ma nel calcio mondiale. Il tutto grazie a Eddie Howe, che guidò la squadra in una serie di "miracoli", dimostrando che l'adattamento a una nuova categoria o a un nuovo livello di gioco non era un problema per il Bournemouth.